Interventi specializzati sul sistema nervoso centrale, mirati a trattare patologie complesse avvalendosi delle tecniche microchirurgica o stereotassica.
Tramite piattaforma appositamente dedicata, consulti online della documentazione clinica-radiologica oppure video-visite online.
Visite in presenza per l’analisi della documentazione, la valutazione clinica del paziente e la definizione dell’iter diagnostico o terapeutico.
Tecnologia non invasiva (senza apertura del cranio) per trattamenti mirati di alcune patologie intracraniche, con il minimo impatto sul tessuto cerebrale sano.
La Dott.ssa Barzaghi saprà affiancarti in ogni fase del tuo percorso di cura, dalla diagnosi al trattamento, nonché durante un piano di follow-up attento alle tue esigenze.
Potrai contattarla tramite una piattaforma dedicata alla comunicazione anche dei dati sanitari e organizzare videoconsulti senza affrontare spostamenti.
Ascolto delle tue necessità e analisi della tua storia medica.
Esame approfondito dei documenti sanitari.
Indicazione di eventuali ulteriori analisi specifiche per te.
Spiegazioni del trattamento suggerito e definizione dell’iter terapeutico.
Discussione aperta su rischi e benefici dell'iter terapeutico.
Inserimento in lista di ricovero e programmazione esami preoperatori.
Intervento o trattamento radiochirurgico, assistenza durante la degenza e programmazione di un iter di recupero se necessario.
Lina Raffaella Barzaghi è responsabile dell’unità di neurochirurgia stereotassica all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Vanta una grande esperienza maturata in oltre 20 anni di lavoro in un centro ad alta complessità nella gestione delle patologie neurochirurgiche.
Un approccio multidisciplinare e moderno con utilizzo delle tecnologie più innovative. Disponibilità, precisione, accuratezza e capacità decisionale la contraddistinguono.
La conoscenza e pratica di differenti tecniche di trattamento (microchirurgia assistita da neuronavigazione, ecografia e realtà virtuale, neurochirurgia stereotassica, endoscopia e radiochirurgia) le consentono di scegliere la tecnica più adatta per ogni paziente in modo specifico e personalizzato.




Non tutte le condizioni richiedono un intervento chirurgico immediato. Ogni caso è unico e merita un’attenta valutazione che comprenda esami dettagliati e un’eventuale consultazione di un team multidisciplinare. La dottoressa Barzaghi esaminerà attentamente la tua situazione per determinare il trattamento più adatto, che potrebbe includere opzioni non chirurgiche o un intervento mirato.
Come per ogni procedura chirurgica, esistono rischi associati. Prima di qualsiasi intervento, verranno discussi insieme tutti i potenziali rischi e benefici.
Durante le consulenze pre-operatorie, ambulatoriali o on-line, e durante la degenza la comunicazione aperta, semplice e diretta sono il miglior modo per rassicurarti. Inoltre l’approccio della Dottoressa Barzaghi si basa su una lunga esperienza e su una visione interdisciplinare che include differenti tecniche neurochirurgiche per affrontare ogni singola scelta terapeutica.
La microchirurgia è una chirurgia di altissima precisione che richiede l’utilizzo di microscopi operatori. La neurochirurgia è una microchirurgia perché bisogna manipolare strutture piccole e delicate ma anche raggiungere campi operatori molto profondi. Per potere avere una visualizzazione ottimale è necessario utilizzare dei sistemi che amplifichino l’immagine e che illuminino in profondità come i microscopi operatori.
Oggi si possono utilizzare anche altri sistemi di amplificazione ottica che consentono di avere una visione tridimensionale come l’esoscopio, dove il neurochirurgo invece che guardare l’immagine negli oculari del microscopio guarda un monitor, oppure il robotiscopio in cui il neurochirurgo indossa direttamente un visore.
La pianificazione di un intervento neurochirurgico è una fase importante che richiede la valutazione delle immagini preoperatorie, tradizionali, ma anche elaborate o avanzate. Oggi la Risonanza Magnetica fornisce immagini anatomiche e funzionali, ovvero può mostrare le aree che si attivano durante l’esecuzione di alcuni compiti specifici. E’ inoltre possibile ricostruire sulle immagini morfologiche i fasci di fibre che collegano aree specifiche della corteccia cerebrale (trattografia). Tutte queste informazioni possono essere integrate mediante software dedicati in modo da ricostruire tridimensionalmente il punto da raggiungere e la traiettoria più adeguata per evitare di danneggiare strutture rilevanti. Infine l’elaborazione tridimensionale può essere proiettata nel microscopio operatorio in modo da aiutare il neurochirurgo durante l’intervento (neuronavigazione e realtà virtuale).
Una modalità per avere informazioni in tempo reale sulla funzione di una parte del cervello è il monitoraggio neurofisiologico. Attraverso l’applicazione diretta di una minima corrente elettrica durante un intervento neurochirurgico (a livello del cervello, del midollo spinale o dei nervi) è possibile avere informazioni sulla funzione della struttura stimolata senza provocare lesioni. La stimolazione può essere effettuata tramite sistemi e parametri differenti in base a quello che si vuole capire, a volte anche con il paziente sveglio (awake surgery).
Utilizzando un sistema noto di riferimento spaziale, casco stereotassico, fissato al capo del paziente ed effettuando un esame radiologico (tomografia assiale o risonanza magnetica) è possibile ricostruire uno spazio geometrico tridimensionale nel quale è inclusa la testa del paziente. Ogni punto all’interno del cranio sarà quindi identificabile attraverso tre coordinate: x, y, z e potrà essere raggiunto con raggi gamma (radiochirurgia stereotassica mediante gamma knife), oppure attraverso un foro nel cranio e una traiettoria definita con un sistema ad arco isocentrico, potrà essere raggiunto da un elettrodo (stimolazione cerebrale profonda), da un ago per biopsia, da un catetere o da un sistema per creare piccole lesioni tramite radiofrequenza.
E’ una tecnica estremamente precisa e accurata per colpire piccole aree del cervello mediante radiazioni, senza l’apertura del cranio. Ci sono diversi tipi di macchine e radiazioni ma per usare il termine radiochirurgia stereotassica ci deve essere un sistema di definizione spaziale, geometrico o tridimensionale, e l’utilizzo di alte dosi in singola seduta. Recentemente sono stati introdotti anche trattamenti in 3-5 giorni consecutivi, cosiddetti trattamenti frazionati. La Gamma Knife è una tecnica sviluppata tra il 1950 e il 1960 e oggi ampiamente utilizzata. Al mondo più di 1.350.000 pazienti sono stati trattati con questa macchina.